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#UrbanHeroes alle Ruolimpiadi

UT

Come forse già sapete la notizia è: #UrbanHeroes sarà alle Ruolimpiadi!

E tutto grazie a un gruppo di appassionati giocatori, La Compagnia della Breccia, ragazzi e ragazze che abbiamo conosciuto la scorsa edizione di Lucca Comics and Games e con cui subito si è creata affinità e sintonia.

Così, durante l’anno, abbiamo parlato, discusso ed infine i ragazzi ci hanno stupito con la decisione di partecipare con una avventura scritta da loro!

Oltre a riempirci d’orgoglio è anche un traguardo importante per una autoproduzione come la nostra, per questo abbiamo deciso di lasciare carta bianca alla Breccia, dando solo supporto per quanto riguarda logo e disegni, come con ProjectZ quindi non giocherete la nostra Terra-Z ma la loro.

Per conoscere meglio chi si nasconde dietro questa produzione abbiamo pensato di dare la possibilità a Roberto Lazzaroni e soci di presentare più nel dettaglio la loro creazione:

Due chiacchiere con lo Sceneggiatore:

Eccoci qui! Parlo io, Roberto, a nome di tutta la squadra, la Compagnia della #Breccia, perché giovedì 29 sarò io seduto al tavolo a sceneggiare l’avventura per le Ruolimpiadi 2015. Accanto a me avrò Jay a farmi da comaster, ma l’avventura è stata creata da tutta la Compagnia al completo com’è nostra abitudine. La scelta di portare #UrbanHeroes è stata il risultato finale di diverse considerazioni. L’anno scorso, per la nostra prima partecipazione alle Ruolimpiadi, avevamo portato D&D 3.5, ma dopo tanti anni di gioco si avvertiva un po’ la stanchezza di affidarci a questo tipo di fantasy. Ho seguito il progetto di #UH per diverso tempo, guardando il sito, informandomi, e alla fine al Lucca Comics 2014 ne ho approfittato e ho preso il manuale. Abbiamo provato il gioco, ci è piaciuta l’ambientazione contemporanea, amiamo i supereroi, volevamo portare qualcosa di diverso dal solito e di unico, e così #UrbanHeroes è stata la scelta. Siamo molto contenti di quello che sta nascendo. Avevo già in mente un’idea di trama e così l’ho proposta alla squadra, che è rimasta subito convinta, quindi abbiamo iniziato a lavorarci ed è nata Under the Tower: Rolympic Kidnapping. Quello che speriamo avvenga al tavolo è un momento di puro divertimento. Aiuteremo i giocatori con il materiale di gioco, cercando di creare un’atmosfera che sappia essere eroica nel vero senso della parola. So che non sarà possibile trasmettere la stessa emozione che si prova quando si vede sullo schermo un bel film di supereroi, ma nel nostro piccolo cercheremo di far provare la sensazione di epicità sulla pelle dei giocatori. I giocatori che saranno al nostro tavolo si dovranno aspettare molto impegno da parte nostra e cura dei dettagli, coinvolgimento e (spero) una trama capace di farli immergere in un mondo simile al nostro ma con qualcosa in più (i superpoteri!). Non voglio fare grandi proclami perché non è nella mia natura e preferisco far parlare i fatti. Posso solo garantire che tutti si stanno spendendo molto per rendere questo evento degno di essere giocato. La speranza è quella di riuscire a mostrare tutto questo impegno al tavolo di gioco affinché i giocatori possano alzarsi alla fine soddisfatti, contenti, e perché no anche esaltati e curiosi di voler continuare a giocare a #UH. In attesa della giocata chiunque sia incuriosito potrà trovare spunti e informazioni su facebook, alla pagina Under The Tower, nella quale piano piano pubblicheremo materiale prima dell’inizio delle Ruolimpiadi.

La compagnia della Breccia al completo

La compagnia della Breccia al completo

Possiamo sapere qualcosa in più sull’avventura?

Ovviamente non posso dire molto sulla trama, per non svelare quello che i giocatori si troveranno davanti. In un certo senso sarà qualcosa di simile ai film sugli Avengers (o quello futuro sulla Justice League), ossia sarà basato su un gruppo di supereroi, gli Under The Tower, che di giorno conducono una normale vita da studenti universitari a Pisa e di notte indossano dei panni da vigilantes per rendere la città in cui studiano un posto migliore. Non sono supereroi come siamo abituati a vederli al cinema, non hanno ancora quei livelli di potere, ma hanno superpoteri. Non affrontano la distruzione del mondo, ma qualcosa di più semplice eppure che ci spaventa di più, ossia la microcriminalità a Pisa. Sono amici e sono compagni di avventure. Come tutti i supereroi pagano il prezzo della loro scelta. Non c’è eroe senza sacrificio. Ma a fine ottobre 2015 decidono di partecipare alle Ruolimpiadi alla fiera del Lucca Comics, promettendosi di non usare i loro poteri per vincere. È un bisogno di un attimo di normalità in una vita che di normale ha poco. Ma se le cose non andassero come loro speravano, saranno capaci di indossare ancora una volta la maschera e intervenire? Gli eroi si riconoscono nel momento in cui fanno ciò che tutti gli altri non avrebbero fatto. The Poet, il Conte, Catodika, Verbena e Freyja attendono di vivere un’altra avventura.

Intro dell’avventura:

“Non ho mai pensato davvero di diventare un supereroe, ok sì, vigilante è più corretto e meno presuntuoso. Comunque sia non ci avevo mai pensato, neanche quando avevo capito di avere questi…poteri! D’accordo ci avevo fantasticato, ma un conto è giocare con la mente e un conto è la realtà.

Poi mi sono ritrovato a dover mettere in pratica queste mie doti, e non è stato per niente bello. Là fuori è uno schifo, te lo dico io che ci sto tutte le notti. Tu puoi pensare che una cittadina come Pisa sia tranquilla, con la sua torre, i suoi turisti, ma ci sono sempre i vicoli bui in cui non vorresti guardare anche qui. Una studentessa che sta per essere aggredita, una casa che viene violata dai ladri, una macchina che sta per essere forzata, una rissa tra spacciatori. Ne vediamo tante di queste cose.

Fa male, perché di giorno ti devi svegliare e condurre la tua vita normale, senza poter raccontare niente a nessuno, perché questa semplicemente è una cosa che devi tenere per te. Perché se lo andassimo a dire a qualcuno e tutti sapessero chi siamo, dovremmo passare le nostre giornate a guardarci le spalle e nonostante tutto prima o poi qualcuno troverebbe il modo di farcela pagare cara.

Ma quando scende la sera, quando a illuminare la merda di queste strade c’è solo un lampione lontano, allora indossiamo le nostre maschere e soprattutto il nostro coraggio. Di questo si tratta. Perché nessuno ci paga, nessuno protegge noi, nessuno sa chi siamo. Ma quando qualcuno vede il nostro simbolo su un muro o una saracinesca, lungo queste strade, può avere un po’ meno paura, perché sa che gli Under The Tower sono in giro. Sa che se avrà bisogno noi correremo lì. Ti sembra poco?! Non lo è, te lo dico io. Perché devi imparare a convivere con tutto quello che vedi…e che fai! E imparare a sopportarlo ogni giorno, andare avanti e far finta di avere una vita normale!

È vero, nessuno ci obbliga a farlo, potremmo smetterla se solo volessimo, ma dannazione…! Forse c’è del vero in tutto quello che scrivono nei fumetti di supereroi. Forse davvero da un grande potere derivano grandi responsabilità. Noi non saremo come i supereroi famosi che si vedono continuamente in televisione, ma mi fa star bene pensare che quello che abbiamo sia un dono più che un privilegio. E a quelle parole sulla responsabilità ci credo.

Ma ogni tanto anche noi abbiamo bisogno di una boccata di aria che ci liberi dal marcio che respiriamo. Abbiamo bisogno di un momento di vita normale, di sentirci come tutti gli altri e non più gli UT². Per questo motivo abbiamo deciso di partecipare alle Ruolimpiadi 2015 come squadra. In fondo è quello che siamo tutte le dannate notti. Questa volta però saremo solo amici e giocatori. Senza maschere, senza superpoteri, senza quel coraggio che serve per immergerti nel buio. Solo un tavolo, dei dadi e dei giochi da fare assieme a tanti altri giocatori che saranno venuti a fare la stessa cosa, che non sapranno nulla della nostra vita quando il sole è tramontato. È un sollievo anche solo pensarla una cosa del genere. Abbiamo solo voglia di normalità.

Se dovesse succedere qualcosa alla fiera dici?! Al diavolo! Ci può pensare qualcun altro per una dannata volta nella vita… oppure no?!